Analogicamente distratti

Felici di vedervi #analogicamente dis-tratti. Condividiamo la soddisfazione di Erno #Rubik quando dichiarò:

“Per me il risultato più grande è che il Cubo ha dimostrato che il pubblico è diverso da ciò che il mercato immagina, è molto meglio.”

CONOSCIAMOLO!

Rubik nasce durante la Seconda guerra mondiale a Budapest. Suo padre era ingegnere aeronautico, sua madre, Magdolna Szántó, una poetessa. Laureatosi nel 1967 in architettura presso l’Università di Budapest (Műszaki Egyetem) inizia a studiare scultura e architettura d’interni. Dal 1971 al 1975 lavora come architetto, per poi far ritorno all’Accademia d’Arte Applicata Moholy-Nagy di Budapest assumendo la cattedra di architettura. Durante questo periodo, nel 1973, inventa il Cubo, che inizialmente si diffonde in modo limitato in alcuni circoli scientifici.

Agli inizi del 1980 diviene editore di una rivista di enigmistica dal nome “… És játék” (“… e giochi”). In questo periodo il Cubo inizia a diffondersi a livello internazionale, dando origine ad una “mania” che spinge il rompicapo ad essere uno dei giochi più venduti dell’epoca.

Nel 1983 crea il Rubik-Studio, per la progettazione di mobili e giochi. Nel 1990 diventa presidente dell’Accademia di ingegneria d’Ungheria; nell’ambito della stessa crea la “Fondazione Rubik”, per promuovere giovani ingegneri e designer particolarmente dotati. Nel ventunesimo secolo Rubik si occupa dello sviluppo di videogiochi, di architettura e dirige ancora il Rubik-Studio.